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Fotografia Europea 2022

UN’INVINCIBILE ESTATE

“Imparavo finalmente, nel cuore dell’inverno, che c’era in me un’invincibile estate”*: questa la

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frase del grande scrittore francese Albert Camus alla quale si ispira il concept dell’edizione 2022 di Fotografia Europea.
In un momento come l’attuale, di passaggio e di crescita, successivo a un periodo di eccezionale complessità, la frase di Camus induce a una riflessione sulle forze interiori che guidano l’uomo nelle sue azioni in ogni momento della sua vita, sia esso “l’inverno”, sia essa l’attesa “estate”.

Un principio che vuole sottolineare un altro elemento della natura umana e della sua capacità di reazione alle avversità, alle difficoltà del momento: il coraggio, la capacità di affrontare non attraverso la speranza, ma attraverso le scelte concrete del presente, tutte le condizioni – favorevoli e sfavorevoli – che ci vengono proposte dal mondo.

Un concetto dunque che si rifà molto all’umano, all’uomo nella sua individualità, che viene ribadito dal pensatore francese nella locuzione “in me”. A partire da queste premesse, la traduzione nel linguaggio della fotografia, e dell’immagine in generale, si concentra in particolare proprio sui temi della resistenza e delle differenti reazioni possibili a fronte dell’emersione di una nuova realtà: dunque, i momenti di passaggio, che implicano la trasformazione da una condizione all’altra, seguendo anche una riflessione di Zadie Smith: “When an unfamiliar world arrives, what does it reveal about the world that came before it?” (Quando arriva un mondo sconosciuto, cosa rivela sul mondo che lo precede?); le scelte relative al proprio ruolo nel mondo, dal punto di vista creativo e non solo; il coraggio e la necessità di sapere sempre guardare al mondo con occhi aperti e fiduciosi, nuovi, disposti ad attraversare “l’inverno” nella coscienza che esiste, dentro di sé “l’invincibile estate”.

*A. Camus, “Ritorno a Tipasa”, L’estate e altri saggi solari, 1953

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